Meglio single

Meglio singleMeglio single o in coppia? Questo è il dilemma. Dalla notte dei tempi proviamo a rispondere al quesito, senza però trovare una soluzione definitiva. È più sensato lanciarsi alla ricerca del proprio partner o dedicarsi a tutt’altro e impiegare le forze mentali e fisiche per altri obiettivi?

La risposta è una sola: dipende. Ogni persona ha esigenze diverse, fatte di sensazioni e di emozioni vissute in maniera soggettiva, che portano a scelte differenti. Se, da una parte, non mancano i vantaggi per chi sceglie o si ritrova una vita da single, altrettanti benefici derivano da una vita da impegnato/a. E lo stesso, ovviamente, vale per gli svantaggi.

Andiamo a esaminare la questione più nel dettaglio.

Single o coppia: chi la spunta?

Quando si discute su quale sia la migliore condizione tra la vita da single o in coppia, nella maggior parte dei casi si arriva a un nulla di fatto, a un sostanziale pareggio. Cerchiamo di capire perché, provando a elencare alcuni dei benefici e degli svantaggi di entrambe le istanze, tentando così un’analisi concreta e risolutiva.

La vita da single è temuta da chi la considera una condizione di solitudine, di alienazione, che comporta una sorta di allentamento dall’interazione sociale. In realtà, questo non è affatto vero, perché essere single equivale solo a non avere una relazione sentimentale stabile, ma non significa che non si abbia una socialità gratificante, così come anche una vita sessuale attiva. Anzi, il fatto di non avere alcun vincolo consente di vivere la vita con maggior libertà, senza pressioni o impegni specifici. E sì, vale anche per il sesso.

La vita di coppia, d’altro canto, viene descritta da alcuni come una sorta di gabbia, una galera dalla quale scappare prima che sia troppo tardi. Anche in questo caso si tratta di un’esagerazione, di estremizzare una situazione che in realtà è diversa. È vero, alcuni rapporti sono soffocanti e spenti, ma in molti casi esiste una complicità nella coppia: le due persone si supportano a vicenda nelle scelte e nei problemi della vita, con un sentimento vero e profondo che fa da base alla loro unione, magari completata dalla presenza di figli.

Anche la scienza ha provato a risolvere l’annosa questione. E cosa è emerso? Sembra che il matrimonio e la vita di coppia migliorino la salute mentale: nel tempo, le persone single sono più inclini a incappare in forme di depressione o nell’utilizzo di sostanze psicotrope. D’altro canto, però, pare che chi è in coppia tenda a trascurarsi e a lasciarsi andare dal punto di vista fisico, tralasciando l’attività fisica e aumentando di peso.

Sembra che quindi la risposta giusta sia: fa quello che ti fa sentire bene. Questa semplice considerazione, però, si scontra con le condizioni attuali della società in cui viviamo, che creano delle distorsioni. Vediamo insieme come.

Qual è la condizione attuale?

Ad oggi, complici alcuni fattori, la situazione vede un’inversione del trend tradizionale, con i single che stanno diventando maggiori in numero rispetto alle coppie. Infatti, se un tempo si preferiva trovare presto il proprio partner e sistemarsi in una relazione duratura, oggi le cose stanno cambiando. Ma c’è più di un motivo dietro questa tendenza.

Uno dei principali è dato dalla situazione economica corrente, più precaria rispetto al passato. Oggi si è più restii a metter su famiglia e si preferisce non fare il grande passo, almeno fin quando non si è raggiunta la stabilità finanziaria. Nasce quindi anche il fenomeno degli “eterni fidanzati“, persone che stanno insieme ma che non hanno figli, non si sposano, e a volte nemmeno convivono.

In altri casi è l’obiettivo della carriera a togliere tempo ed energie alla ricerca del partner, o anche solo l’impossibilità di avere un lavoro stabile e sufficiente a garantire la tranquillità per una potenziale famiglia.

Infine, c’è da considerare la progressiva minor presa della Chiesa Cattolica sulla popolazione: una volta, secondo i precetti della Chiesa, infatti, ci si doveva sposare presto e costruire una famiglia. Oggi quelle logiche sembrano essere sorpassate, e le persone preferiscono rimanere single più a lungo, per godere delle libertà che questa condizione può dare, prima di sistemarsi in modo definitivo.

In conclusione, dunque, anche in questo articolo non siamo arrivati a una risposta definitiva su quale sia la condizione migliore tra single o impegnati, semplicemente perché non esiste uno stato migliore dell’altro. Ognuno di noi deve fare le proprie scelte in base a ciò che prova e a quello che gli o le permette di vivere una vita serena, tranquilla e in armonia.