Tinder è una delle più note app di incontri, il cui obiettivo è connettere potenziali partner, affini tra loro. Da qui l’importanza della geolocalizzazione, per non andare oltre una ragionevole distanza tra le papabili anime gemelle, in modo che l’incontro e la frequentazione diventino realizzabili e sostenibili.
L’app tiene conto quindi dei movimenti degli iscritti attraverso la localizzazione, che utilizza il servizio GPS dei loro dispositivi per verificare la distanza tra i potenziali match: ecco il segreto della strategia che ha garantito il successo alla piattaforma.
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Come funziona la localizzazione di Tinder
Il tracciamento della tua posizione non è attivo 24 ore su 24: l’app aggiorna la tua posizione ogni volta che la apri e inizi a scorrere i profili. Ovviamente lo stesso vale anche per gli altri utenti, e ne deriva che il calcolo delle distanze è sempre un po’ approssimativo.
Comunque, l’uso della funzione di localizzazione GPS permette a Tinder di selezionare per te le potenziali corrispondenze più o meno nel raggio di distanza che hai impostato quando hai creato il profilo (puoi scegliere un raggio tra 2 e 161 km). La localizzazione è così importante per il funzionamento dell’applicazione, che se non concedi a Tinder l’accesso alla tua posizione non potrai usare l’app.
Come impostare la localizzazione su Tinder
Visto che permettere a Tinder di localizzarti è il primo passo per iniziare ad usare la piattaforma, vediamo come autorizzare l’accesso alla posizione del tuo dispositivo, iOS o Android (Per Tinder, come per altre app, i dispositivi chiedono l’autorizzazione specifica per usare i servizi di localizzazione).
Per permettere a Tinder la localizzazione di un dispositivo iOS devi:
- aprire le Impostazioni;
- selezionare l’app Tinder;
- selezionare “Posizione” ;
- scegliere l’opzione “Mentre usi l’app”.
Per la localizzazione di un dispositivo Android devi:
- partire anche qui dalle Impostazioni;
- andare su “App e notifiche”;
- selezionare Tinder;
- selezionare “Autorizzazioni” e di seguito “Geolocalizzazione”;
- scegliere l’opzione “Consenti solo mentre l’app è in uso”.
Come utilizzare la localizzazione su Tinder
Preoccupato che condividere la tua posizione intacchi la tua privacy? In realtà, utilizzare Tinder in modo consapevole non porta a particolari rischi per la privacy. Permettere a Tinder di tracciare la tua posizione serve solo a incontrare più persone nella tua zona, o nel tuo paese o quartiere o città; sei tu che comunque imposti il range di chilometri all’interno del quale ti interessa fare incontri.
È consigliabile, però:
- non collegare il profilo Tinder a quello di altri social (come Facebook o Instagram);
- non utilizzare il nome e cognome completo;
- fare attenzione a non pubblicare foto in cui siano facilmente riconoscibili indirizzi e ambienti che potrebbero ricondurre alla propria vita privata;
- non condividere immediatamente informazioni personali con i tuoi match.
Se vuoi limitare l’accesso alla tua posizione, inoltre, esistono alcuni escamotage:
- se ti abboni a Tinder Plus, Tinder Gold o Tinder Platinum, esiste un’opzione per nascondere la tua distanza dagli altri utenti. Ciò può rendere più difficile per gli altri individuare la tua posizione esatta e aggiungere un ulteriore livello di privacy alla tua esperienza su Tinder, ma potrebbe anche rendere più difficile stabilire potenziali match. Tieni presente che un utente che nasconde la propria distanza genera diffidenza; inoltre, non a tutti fa piacere swipare a destra qualcuno che potrebbe essere distante molti chilometri. Ma, paradossalmente, utenti che nascondono la distanza sono considerati da Tinder affini tra loro, quindi possibili match.
- Tinder Passport è una funzionalità dei piani a pagamento che ti consente di sfogliare profili e mettere like in qualsiasi luogo nel mondo tu abbia scelto. Può servire per “operare” in incognito, ma in realtà è stata pensata per chi sta viaggiando o sta pianificando di trasferirsi in una nuova città, e desidera esplorare l’atmosfera dei possibili incontri prima dell’arrivo.
- Esistono anche app di terze parti che permettono di alterare la trasmissione dei dati del GPS, rendendo il tracciamento confuso. Vanno scaricate e installate sul proprio dispositivo, ma non tutte offrono garanzie di sicurezza e affidabilità; inoltre, questa pratica è contraria ai termini di servizio di Tinder e, se rilevata, può comportare la sospensione o la chiusura dell’account. Ne vale la pena?
Possibili problemi con la localizzazione di Tinder
Sebbene sia generalmente abbastanza accurato, il rilevamento della posizione di Tinder non è sempre perfetto. Raramente si discosta dalla realtà di più di qualche chilometro, ma alcuni fattori possono influire sulla precisione del rilevamento della posizione; ad esempio:
- se ti trovi in una determinata zona mal servita dal GPS;
- se c’è un gran numero di utenti presenti nella stessa area.
Ricorda anche che alcuni utenti potrebbero essere “nascosti” grazie alle funzioni a pagamento, o potrebbero aver impostato un raggio di ricerca molto ampio, o ancora aver utilizzato l’app l’ultima volta nella zona in cui ti trovi anche tu, ma ora essere da tutt’altra parte. In sostanza, scorri pure i profili e continua a mettere like a chi ti piace, anche se non è proprio dietro l’angolo; non hai nulla da perdere, anzi. Ricorda che in base ai tuoi like Tinder sarà in grado di proporti un numero maggiore di profili adatti a te, magari quando si troveranno nelle vicinanze.
Se invece sei tu che ci tieni a essere rintracciabile con la massima precisione possibile, assicurati che il tuo smartphone abbia campo e che i servizi di localizzazione del tuo dispositivo siano abilitati; poi, di tanto in tanto, puoi aggiornare l’app Tinder per assicurarti di disporre delle funzionalità più recenti e di eventuali miglioramenti tecnici sul rilevamento della tua posizione.
Conclusioni
Tinder utilizza sistemi di localizzazione GPS per abbinare gli utenti anche in base alla distanza e proporre loro profili per potenziali, realistici match. Il rilevamento della posizione viene eseguito solo quando l’app è aperta, per cui non si tratta di un vero e proprio tracciamento: l’app suggerirà il tuo profilo agli altri utenti che sono nelle vicinanze del posto in cui ti ha individuato l’ultima volta che l’hai usata. Tinder, insomma, non può localizzarti se l’app è chiusa o se la elimini dal tuo dispositivo.
Puoi decidere di nascondere la distanza agli altri utenti sottoscrivendo un abbonamento Plus, Premium o Gold. Se hai un abbonamento puoi usare anche la funzione Passport, che ti permette di farti localizzare virtualmente in un qualsiasi luogo del mondo, senza rivelare la tua vera posizione.
Ricorda però che fornire una posizione falsa o mostrare in altro modo, intenzionalmente, una posizione sbagliata, non ti aiuterà, se il tuo obiettivo è incontrare persone nelle vicinanze. Le app di appuntamenti, e Tinder ne è la prova, funzionano meglio mettendoti in contatto con nuove persone in un luogo vicino a te.
Il rilevamento della posizione di Tinder potrebbe sollevare alcuni dubbi anche per quanto riguarda la privacy, soprattutto per gli utenti che diffidano nei confronti di inserzionisti di terze parti, che potrebbero accedere ai dati sulla loro posizione. Per far fronte a problemi di privacy o a potenziali vulnerabilità in tema di sicurezza, Tinder ha implementato una serie di misure per proteggere gli utenti, inclusa la crittografia dei dati sulla localizzazione.